In questo portale abbiamo già trattato più volte il tema della verniciatura dei pavimenti industriali e delle problematiche che ne conseguono (se ti sei perso QUESTO articolo, ti consiglio vivamente di leggerlo).
Purtroppo non passa settimana in cui io non venga contattato da persone che ricercano vernici per pavimenti, pensando di applicare il prodotto in fai-da-te nel fine settimana…. oppure persone che mi chiedono preventivi per la verniciatura ‘chiavi in mano’ del pavimento.
Al tempo stesso, ricevo telefonate ed e-mail di persone che hanno verniciato il pavimento e mi chiedono una soluzione ai grossi problemi che sono insorti (chissà perché…)
Vi svelo il primo, grande ‘segreto’: Nonostante le pubblicità che si vedono sul web, Vernici per pavimenti in grado di resistere ad un uso industriale, non le hanno ancora inventate.
Considerate che una verniciatura applicata a rullo, in doppio strato, nella migliore delle ipotesi raggiunge uno spessore di 200 µ.
Pensate davvero che esistano rivestimenti carrabili, in grado di resistere ad un uso industriale, con uno spessore di un quinto di millimetro???
Se così fosse, i veri pavimenti industriali in resina (come un multistrato od un massetto epossidico) non avrebbero modo di esistere.
Inoltre, queste magiche vernici potremmo utilizzarle per verniciare le nostre automobili, così elimineremmo il rischio di rovinarle.
(Sappiate che le auto vengono verniciate con pregiate resine acriliche e poliuretaniche, eppure è sufficiente una minima azione meccanica per rimuoverle o graffiarle)
Devo rammentare che stiamo sempre parlando di un rivestimento filmogeno che nella migliore delle ipotesi raggiunge un quinto di millimetro di spessore. Il fatto che la resina sia monocomponente, bicomponente o tricomponente, non incide sulla capacità di generare dei miracoli.
Ricordo che tutte le vernici sono a base di resine (acriliche, epossidiche o poliuretaniche).
Spesso si attribuiscono proprietà mirabolanti alle resine ‘bicomponenti’, ma la realtà è che una semplice verniciatura non sarà mai un vero pavimento.
Vi svelo un altro ‘segreto’: il web è pieno di truffe e queste si nascondono anche dietro a siti web ben realizzati, di aziende apparentemente serie e ben referenziate.
Dietro segnalazione di alcuni lettori, sono andato a leggere attentamente uno di questi siti.
Per un addetto del settore è evidente la scorrettezza che si cela dietro alla proposta commerciale. Queste pitture vengono vendute come la panacea di tutti i mali, e cito testualmente: “Le nostre pitture per pavimenti (omissis) sono super resistenti ai graffi, agli urti e alle abrasioni”.
WOW! Abbiamo trovato la soluzione definitiva per tutti i pavimenti industriali! Fare pavimenti in resina da 3, 5 o 10 millimetri di spessore non sarà più necessario, dato che la pittura è SUPER resistente!
Non è neppure necessario avere macchinari per la preparazione delle superfici di posa (come le pallinatrici); sarà sufficiente avere un paio di rulli ed il gioco è fatto.
Peccato che la realtà sia ben diversa.
Chi vende queste vernici lo fa senza offrirvi alcuna forma di garanzia; pertanto, una volta pagato e ricevuto il prodotto, la responsabilità dell’applicazione ricade esclusivamente sull’utilizzatore.
La resina si esfolia perché il fondo è umido o contaminato da oli, siliconi, etc? Problemi vostri.
La resina non resiste al traffico di muletti? Problemi vostri.
La resina si rovina e si graffia con il solo passaggio pedonale? Avrete sicuramente sbagliato ‘qualcosa’ nell’applicazione.
Anche le automobili sono molto costose, eppure comprare una bicicletta da 400 euro per gli spostamenti quotidiani potrebbe non essere la scelta più saggia.
Lasciarsi ammaliare dal basso prezzo di queste vernici e dalla modalità di applicazione fai-da-te, potrebbe far peggiorare le condizioni estetiche del Vostro pavimento e costringervi ad un doppio esborso di denaro.
Altro 'segreto' che vi svelo: il rivestimento (micrometrico) del pavimento non ha nulla a che vedere con la resistenza ai carichi.
Chi ha il compito di sopportare i carichi statici e dinamici è il sottofondo che andrete a rivestire con la vernice, ovvero il massetto di calcestruzzo.
Lo strato superficiale di resina deve resistere all’abrasione, ai graffi, all’usura, oltre che ad eventuali aggressivi chimici.
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