La nostra è un'azienda lodigiana, pertanto sin dal primo annuncio della presenza del Covid-19 sul territorio italiano abbiamo avvertito il timore e la necessità di garantire la sicurezza dei nostri collaboratori e delle loro famiglie.
Un volta intuito che il Coronavirus si stava propagando in modo incontrollato abbiamo provveduto a chiudere completamente la nostra attività, al fine di evitare che i luoghi di lavoro potessero alimentare i fenomeni di contagio.
Questo avveniva nove giorni prima che il Governo decretasse la totale chiusura del mondo edile e di altri settori d'impresa.
Il mondo edile in realtà non ha mai chiuso completamente. Sono molti difatti i professionisti edili che, con dedizione e coraggio, hanno lavorato ininterrottamente per garantire non solo la continuità dei progetti delle aziende alimentari e farmaceutiche, ma sopratutto per consentire l'ampliamento o la creazione in ambito ospedaliero di aree di terapia intensiva.
Il Covid-Hospital di Milano, seppur colpito da diverse polemiche, rappresenta difatti non solo il primo centro di cura italiano per i malati Covid-19, ma anche un simbolo di coraggio ed abnegazione dei professionisti del mondo edile che sono stati chiamati a compiere il loro dovere in un momento di paura e con ritmi di lavoro incessanti.
A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento.
Il mondo edile si presenta ai blocchi di partenza per la riapertura del 4 Maggio e già molte telefonate mi preannunciano un periodo intenso.
Tuttavia, sono convinto che nulla é cambiato circa la pericolosità del virus che continua a circolare. Il 4 Maggio non va difatti interpretato come un "liberi tutti" od un ritorno alla normalità, ma solo come la necessità di ritornare a produrre, per evitare che la recessione economica possa mietere ulteriori vittime.
I numeri di alcune regioni Lombarde, Piemontesi ed Emiliane parlano chiaro: il virus non é sconfitto e l'aumento dei contagi persiste.
Lavorare in sicurezza quindi non significa dare al personale dell'azienda qualche pacchetto di mascherine chirurgiche; significa lavorare con una nuova mentalità.
Significa attuare protocolli di sicurezza "logici ed attuabili", che riducano ai minimi termini le possibilità di trasmettere il virus. Significa inoltre che i datori di lavoro si devono assicurare che tali protocolli vengano attuati con rigore e senza superficialità.
Sono sempre stato convinto che le esigenze di fatturato dell'azienda non valgono nulla di fronte all'incolumità delle nostre famiglie.
Mi auguro che il 4 Maggio ci sia un nuovo inizio, ma con grande senso di responsabilità per tutti.
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