A causa della scellerata invasione della Russia in territorio Ucraino, le ripercussioni sull’economia italiana sono state immediate e pesantissime.
Si fa un gran parlare del costo del gas e del caro bolletta, ma pare non circoli notizia che alcuni settori industriali italiani sono già bloccati.
Causa l’impossibilità di importare materie prime e semilavorati dai paesi interessati dal conflitto (ghisa, rottame, ferroleghe…), le acciaierie italiane specializzate nella produzione di reti elettrosaldate e ferri d’armatura per edilizia, già da giorni hanno sospeso completamente ogni attività produttiva.
La gravità della situazione attuale va oltre l’aumento vertiginoso del costo di ogni materia prima.
Il mondo edile, che in questi giorni sta ricevendo le ultime scorte di magazzino, a brevissimo sarà costretto a sospendere le attività.
A questo va aggiunto che, qualora le difficoltà di approvvigionamento di materie prime dovessero risolversi, la filiera produttiva impiegherebbe comunque delle settimane per riprendere il regolare regime.
Il problema che si staglia all’orizzonte è di un ulteriore aumento dei costi, causa sanzioni reciproche tra Russia ed Europa.
Notizie analoghe giungono dal mondo della ceramica. A causa del costo del gas e le difficoltà nell’esportare le merci in est Europa, alcune aziende produttrici hanno già sospeso l’attività.
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